L’effetto dell’ esercizio fisico è riscontrabile sia dopo una singola seduta di allenamento, sia dopo un programma di allenamento a lungo termine. Va dosato come un farmaco e quindi deve essere proposto in maniera adeguata e individualizzata in associazione ad un consulto medico. Consente di agire sui fattori di rischio rendendo la nostra vita più attiva e portandoci naturalmente ad un comportamento più sano. Si riduce la lipidemia e la presenza di colesterolo ematico allontanando il rischio di formazione di ateromi ed eventuali trombi. Si abbassa la FC a riposo diminuendo il consumo d’ossigeno cardiaco. Uno dei primi effetti riscontrabili è l’incidenza sulla pulsatilità di rilascio delle catecolamine (adrenalina, noradrenalina) regolandone la secrezione in corrispondenza dello sforzo fisico ed evitandone un eccessivo rilascio nelle situazioni di stress per la quotidianità. L’aumento del tono e della massa muscolare conseguente all’allenamento favoriscono il ritorno venoso grazie all’alternanza contrazione-rilasciamento dei muscoli che agiscono sul micro-circolo capillare riducendo il lavoro cardiaco a riposo. L’attività aerobica è fortemente consigliata dato che favorisce la capillarizzazione e l’ossigenazione dei tessuti, mentre quella anaerobica massimale è sconsigliata in quanto i muscoli massivamente contratti chiudono arteriole e capillari costringendo il cuore a lavorare con eccessiva intensità per vincere la resistenza periferica. Uno sforzo massimale la può portare la pressione sistolica a oltre 200mmHG, aumenta il consumo d’ossigeno cardiaco e può condurre ad angina pectoris o a eventi ischemici. Un programma d’allenamento idoneo prevede in primo luogo un monitoraggio costante della frequenza cardiaca tramite un cardiofrequenzimetro. La percentuale di lavoro ottimale da mantenere è quella che va dal 60% al 80% della FcMAX. La durata ottimale di una seduta è di circa 45’. Il primo mesociclo verte su sedute prevalentemente aerobiche, anche su macchinari cardio differenti se ci si trova in palestra. Va ricordato che la FC sulla bicicletta rispetto a quella riscontrabile sul runner a parità di battiti, comporta un consumo d’ossigeno effettivo maggiore, pertanto il range da mantenere va calibrato appositamente. Dal secondo mesociclo è possibile introdurre esercizi di rinforzo della muscolatura, sempre considerando che carichi superiori al 45% di una ripetizione massimale teorica creano vasocostrizione. Il metodo d’allenamento preferibile è il circuit-training in cui si alternano agli esercizi isotonici, attività aerobica a basso regime per evitare bruschi sbalzi di FC e di conseguenza pressori. Gli esercizi di muscolazione alternati all’attività aerobica consentono di avere, oltre ad una migliore efficienza cardiaca, maggior forza e trofismo muscolare determinando l’abbassamento del consumo d’ossigeno per le attività lavorative e del quotidiano.
Smallville Trentoil Centro del Tuo Benessere