I TRIGGER POINTS
Con il termine anglofono di ”trigger points”, si identificano quei “punti di innesco” assai irritabili, rilevabili nei muscoli scheletrici. Alla palpazione, si presentano come dei noduli all’interno delle fibre più soggette a tensione e la loro stimolazione provoca una fastidiosa e dolorosa fitta. Nello shiatsu si identificano come punti “pieni” o carichi dove l’energia rimane imprigionata e che quindi porta ad una mancanza di essa nelle altre parti del muscolo. Nella muscolatura umana esistono più di 620 potenziali trigger points. Poiché in ogni persona sono localizzati negli stessi posti, sono descritti in mappe valide ed accurate per chiunque. Il dolore situato in una particolare zona del corpo spesso si riconduce all’irritazione di un punto talvolta assai lontano.
CAUSE
I fattori scatenanti l’irritazione sono molteplici e vanno dal sovraccarico muscolare cronico o acuto ai traumi accidentali, dai difetti posturali allo stress psicologico, che possono creare anche grossi problemi di salute.
CONSEGUENZE
La sollecitazione di un trigger point provoca ipersensibilità locale, dolore attivo, contratture circoscritte al punto stesso o estese a zone associate. Le zone associate corrispondono alla miofascia (l’inseparabile unità tra il tessuto muscolare, i tendini, i legamenti e gli altri tessuti connettivi che lo circondano) o al meridiano miofasciale (la concatenazione di miofasce contigue).Il tutto porta ad un blocco sia muscolo scheletrico che energetico con conseguenze psicofisiche a 360 gradi. il Centro del Tuo Benessere Caccia ai “punti d’innesco” dei muscoli scheletrici dove l’energia rimane imprigionata.
DIAGNOSI E TRATTAMENTO
Sciogliere le tensioni accumulate in uno o pochi punti, genera benefici diffusi da un’estremità all’altra del corpo, secondo più direzioni. Descritti i sintomi, si procede con la diagnosi mediante palpazione mirata. Solitamente si coglie una fascia irrigidita e la pressione su particolari noduli provoca fitte di dolore. Proprio la pressione manuale (shiatsu) o effettuata mediante l’ausilio di palline e roller di varia durezza costituisce l’ottimale tecnica per il primo trattamento dei trigger points. Una volta deattivati i noduli, si procede con la ginnastica posturale per il ripristino del corretto allungamento delle fasce coinvolte. Si promuovono la flessibilità muscolare e la mobilità articolare, prima locali poi globali per poi chiudere il cerchio con il trattamento della o delle cause poc’anzI